Piaggio P. 133

Durante la guerra venne intrapreso lo studio di una versione migliorata del P. 108B denominata P. 133.

Si trattava di un bombardiere strategico quadrimotore più grande del suo predecessore con ala aumentata da 135 a 160 metri quadrati ed impennaggi modificati con doppia deriva, con una diversa motorizzazione costituita da 4 motori Piaggio P. XV RC 60/V2 da 1700 cv, che raggiungeva a pieno carico il peso di 38 tonn.

Caratteristica principale, che lo differenziava nettamente dal P. 108B, era costituita dal poderoso armamento difensivo: 4 armi da 12,7 mm e 6 da 20 mm, carico offensivo 4,8 t e velocità prevista 490 kmh

Esso era ispirato più che dal B-17, dal B-24, un esemplare del quale era stato visionato da Casiraghi durante il conflitto.

In data 29/01/43 furono ordinati alla ditta Piaggio 24 esemplari del nuovo bombardiere, inizialmente denominato P. 108 bis. Successivamente (maggio 1943) fu autorizzata la costruzione di 6 P. 133, con riserva di confermare l'ordinativo dopo la consegna dei primi esemplari.

In realtà un solo P. 133 MM.26248 era quasi ultimato alla data dell'armistizio. Il prototipo, completo al 90%, rimase qualche tempo occultato nella caverna del litorale ligure dove la Piaggio aveva trasferito parte delle attrezzature al sicuro dagli attacchi aerei, e fu in seguito smantellato.

Del P. 133 era prevista anche una versione civile (P. 133C), dotata di fusoliera più capace e di cabina pressurizzata, che non superò la fase di progettazione.

Le caratteristiche di progetto previste erano:

Apertura alare 36 m

lunghezza 24,6 m

altezza 4,4 m

superficie alare: 160 m²

Pesi: 17.500 kg, max. 38.000 kg

Velocità: 490 km/h a 6.600 m, crociera 400 km/h a 7.000 m, salita a 6.000 in 31 minuti

Autonomia: 3.200 km a 400 km/h

Velocità massima: 490 km/h

Autonomia: 5.100 km

Carico di bombe: 4.800 kg; 10 bombe convenzionali italiane da 500 Kg.

Armamento: 4 x 12,7 e 6 x 20 mm (2 torrette dorsali, 2 laterali, 1 di coda, 1 ventrale e 4 anteriori)