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In questo sito si troveranno approfondimenti su storia militare, battaglie, su fatti più o meno conosciuti, su armamenti, su personaggi. Ma la storia (e le guerre) sono fatte dagli uomini. Sono gli uomini (pochi) che le decidono, e sono sempre gli uomini (tanti, militari e civili) che le vivono. Le vivono con patimenti e sofferenze, con privazioni e sacrifici e anche, in parte, con rassegnata dignità. Un soldato, ferito su un campo di battaglia, tra dolore e paura della sopraggiungente morte invoca la sua mamma. E questo è un desiderio di pace e tranquillità che solo in momenti di travaglio emerge così prepotente. Proprio io, appassionato di storia, capisco e condivido il pensiero che le guerre non dovrebbero essere mai più combattute. Le questioni politiche tra parti contendenti dovrebbero (e potrebbero) essere discusse tra i responsabili con sentimenti di umiltà da parte di tutti. I conflitti, in estrema analisi, purtroppo continueranno ad esistere, ma prima di arrivarci dovrebbe essere fatto di più, molto di più, per evitarli. Sono convinto che le guerre continueranno ad esistere finché sentimenti come il perdono, la giustizia - sia quella economica e che quella sociale, l’umiltà, la mitezza e la bontà d’animo non prevarranno su tutti gli altri. E sono propri gli uomini di governo che dovrebbero dare l’esempio. Il sito inoltre presenta simulazioni con giochi di guerra rievocanti fatti ed avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Potrà succedere, a chi utilizza tali giochi, di rivivere azioni e combattimenti con alterni sentimenti e stati d’animo. E’ sicuramente un momento che posso apprezzare, ma con qualche attenzione al riguardo. Il manovrare compagnie di fanteria, battaglioni di carri; il farli combattere, attaccare e sparare ci potrà, in qualche caso, portare a pensare che, con altre decisioni, si sarebbero potute vincere battaglie con soldati ed eserciti che più di cinquant’anni fa le avevano perse (e magari anche malamente). In questi casi occorre ricordare che i soldati che hanno combattuto queste battaglie vivevano con una scatoletta di carne e un pacchetto di gallette al giorno, in climi desertici, con non sempre una borraccia di acqua quasi dolce al giorno. Vivevano da mesi lontano da casa, dai cari, spesso soffrivano di malattie ed erano sottoposti ad azioni nemiche tali da minarne la tranquillità psicologica. Tutto questo giochi di guerra non lo simulano ne - credo - sia riconducibile in una simulazione per aderente alla realtà che voglia la stessa essere. Chi non ha vissuto certe situazioni difficilmente non può comprenderle nella completezza. E’ pertanto con questo doveroso preambolo che mi sono avvicinato agli argomenti presentati in questo sito. L’obiettivo che ci poniamo è di presentare situazioni e battaglie da un punto di vista militare. Le sofferenze, le privazioni degli uomini sono tenute in debito conto, non sono sparse per il sito per evitare fraintendimenti ma sono raccolte in questa pagina. Il ricordo è per la moltitudine di persone che, senza distinzione di nazionalità, hanno perso la vita e per tutti coloro che hanno tanto sofferto. |