La mitraille n'est pas de la merde!
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Louis Lepic era colonnello maggiore dei "Grenadiers à cheval de la Garde Impériale", i Granatieri a cavallo della Guardia di Napoleone. Il secondo giorno della battaglia di Eylau (8 febbraio 1807) era schierato con le sue truppe presso il cimitero di Eylau, vicino al posto di comando di Napoleone, quando un contrattacco russo si avvicina. Il reggimento di Lepic venne incaricato di alleggerirne la pressione. Mentre i 4 squadroni del reggimento prendevano posizione, i Russi iniziarono a tirare sugli squadroni, creando scompiglio e causando perdite tra uomini e cavalli. Il nervosismo delle truppe saliva. Fu allora che una voce sovrastò i rumori degli spari: é Lepic che urla: «Haut les têtes, la mitraille n'est pas de la merde!» (In alto le teste, la mitraglia non è merda). Seguì immediatamente l'ordine di carica. La carica rovesciò gli avversari ma i francesi non si fermano, distruggono una batteria russa e procedono penetrando in profondità nelle linee russe. Tuttavia la neve che cade con abbondanza non permette più di orientarsi, tanto che si accorgono prima di esseri persi e, subito dopo, di essere circondati dai nemici. Ad un ufficiale russo avvicinatosi per chiederne la resa, Lepic rispose indicando i suoi uomini: «Li guardi; le pare che abbiano l'aria di chi si vuole arrendere?»
Poi Lepic parlò ai suoi uomini: «Amici, oggi o si vince o si muore. Abbiamo di fronte a noi tre linee nemiche da attraversare. Molti tra noi ci resteranno certamente, ma se dovesse tornarne anche uno solo a portare la notizia, l'onore del nostro corpo e della nostra bandiera sarebbero salvi». I granatieri risposero: «Carichiamo, carichiamo e passeremo!». Lepic dispone l'unità in colonna serrata di plotone poi ordina la carica. Le tre linee russe furono travolte in successione con la perdita di sei uomini ed un ufficiale. Altri due granatieri rimasero uccisi dal fuoco amico dei loro commilitoni che li scambiarono per nemici quando videro spuntare quegli indiavolati dalle linee russe.
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